23 Luglio 2018

Cari Presidenti, cari Associati,

finalmente il mondo delle professioni entra nel Patto per il lavoro dell’Emilia-Romagna, il documento siglato il 20 luglio 2015 tra la Regione Emilia-Romagna e le parti sociali (sindacati e associazioni imprenditoriali) nonché gli enti locali, i loro organismi di rappresentanza e il mondo istituzionale, comprese le università. Il Patto, come sapete, si propone di sviluppare le condizioni per creare lavoro, impegnando tutta la società in un percorso concordato di sviluppo. Si tratta, in altre parole, di integrare tutti gli strumenti a disposizione per stimolare una nuova fase di sviluppo in cui ritrovare una coesione sociale più forte, in una logica di continuo confronto e di verifica dei contenuti del Patto e delle relative politiche regionali.

Il mondo delle professioni partecipa per la prima volta e a pieno diritto al tavolo di negoziazione e concertazione istituito dalla Regione. In quanto Presidente del Comitato Unitario delle Professioni ho sottoscritto l’intesa il 10 luglio scorso con il Presidente della Regione Stefano Bonaccini. L’ingresso ufficiale del CUP-ER (che ricordo rappresenta oltre 70mila professionisti in regione) nel Patto del lavoro è avvenuto nel corso della seduta dedicata ai giovani, presenti Patrizio Bianchi, assessore alla scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro della Regione Emilia-Romagna, e Massimo Mezzetti, assessore alla cultura, politiche giovanili e legalità.

È un passaggio che assume oggi una grande importanza per il mondo delle professioni e che fa sedere per la prima volta al tavolo della concertazione una categoria fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della nostra regione. Questo risultato segna anche il superamento di una storica frammentazione della nostra rappresentanza, che non ha permesso di riconoscere finora il valore aggiunto delle professioni all’interno della società civile. È un altro passo avanti per i professionisti dell’Emilia-Romagna, dopo il successo del bando per l’internazionalizzazione e il rafforzamento degli studi professionali.

In conclusione, non esito a definirlo come il traguardo più importante per il quale la squadra dei professionisti, rappresentata dal Comitato Unitario dell’Emilia-Romagna che presiedo, ha lavorato in questi ultimi anni. Spesso si pensa a noi, che siamo notai, consulenti del lavoro, assistenti sociali, geometri, geologi, veterinari (solo per citare alcune delle professioni rappresentate nel CUP-ER) come degli inguaribili individualisti che non guardano oltre le pareti dei loro studi. Non è così. Adesso è venuto il momento di rimboccarci le maniche. Per fare fino in fondo la nostra parte nel presente e nel futuro dell’Emilia-Romagna.

Il Presidente

Alberto Talamo

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Modificato: 8 Aprile 2025